Tuesday, April 17, 2007,9:11 AM
INCONTRO CON I RAGAZZI DELL’ECUADOR NELLE MARCHE
Nel 2004, nello scambio che, dal 96, c’è tra i ragazzi del Nord con quelli del Sud del Mondo, attraverso l’associazione internazionale “Noi Ragazzi del Mondo”, che ha sede a Palazzo Monti di Servigliano, vennero 4 ragazzi dall’Ecuador a lanciare, ai ragazzi italiani, la campagna “Ragazzi del Mondo uniamoci per salvare la Madre Terra dai suoi mali”.

Sembrava un discorso affrettato. Ma adesso anche gli scienziati dell’ONU, con il rapporto delI'IPCC del 2 Febbraio a Parigi, gli scienziati del rapporto Stern e quelli del Pesata dell’UNIONE EUROPEA hanno lanciato l’allarme sul riscaldamento globale ormai ineluttabile.

La seconda parte del rapporto dell’IPCC, che sarà resa nota il 6 aprile, in alcune anticipazioni, ci parla di estreme conseguenze e di fatti estremamente drammatici. Ci potremo salvare solo se l’effetto negativo è bloccato ad un determinato livello con interventi drastici (l’Inghilterra di Blair parla della riduzione del 60% dell’anidride carbonica).

Un intervento drastico che deve avvenire entro una generazione. L’Europa ha già determinato, il 14 marzo, la riduzione del 20% entro il 2020. Ma se il Sud del Mondo non parteciperà a questa presa di coscienza, non sarà sufficiente quella dell’Europa.

Gli avvertimenti degli scienziati sui limiti dello sviluppo erano chiari sin dal 72, con il Club di Roma di Peccei

Anche il Sud deve cooperare nella lotta comune. Ma il Sud del Mondo, che sta già pagando di suo tali effetti negativi (siccità estreme ed estreme inondazioni), deve essere aiutato molto di più di quello che si sta facendo nel suo sviluppo, che deve essere allora sostenibile a tutti i costi, cioè rispettoso dei diritti umani e della giustizia delle relazioni.

S’impone quindi una visione comune e diversa della globalizzazione così come è vissuta, che non è rispettosa affatto dell’uomo e non pensa per nulla al rispetto della natura.

Si seguita così a parlare sempre di più di petrolio e delle guerre per esso, come se nulla fosse accaduto. Non possiamo allora Nord e Sud non affrontare la complessità di questi problemi e dobbiamo sviluppare una cultura di vera comunione tra Nord e Sud per trovare insieme le soluzioni adeguate.

I valori della fratellanza in una casa comune, della giustizia in tutti i rapporti, soprattutto in quelli economici, il rispetto delle culture, una visione di un autosviluppo decentrato contro una globalizzazione massiccia, devono emergere e le nuove generazioni devono unirsi profondamente tra loro per costruire tale nuova cultura.

Questo è il vero senso allora della venuta dei ragazzi ecuadoriani, da accogliere nelle nostre scuole, nei nostri comuni e nella Provincia dell’Ascolano e del Fermano.
 
posted by Palazzo Monti
Permalink ¤